Chissà perchè in una puntata di Radio2 Supermax, programma nazionalpopolare di punta nel palinsesto di Radio2, abituato a pascolare tutti gli attori almost famous della scena romana, c’era Brunori SAS. Battuta pronta e innata simpatia, i conduttori sembravano addirittura spiazzati, abituati a standard di umorismo dei loro ospiti ben più bassi. Brunori ha poi vinto facile suonando Italian Dandy e Guardia 82, due hit che sono già dei classici prima ancora di diventarlo.
Sempre su Radio2 è in rotazione una canzone del mio concittadino Ilarosso. Le bellecanzoni di “La bellapresenza” raccontano le “apparenze” di personaggi urbani come figli di papà, ubriachi moderni, onanisti, giovani della movida, tra vizi privati e pubbliche virtù, giocando di fioretto con rime da “chansonnier” (parola strainflazionata detta apposta per fare pendant con l’elenco dei luoghi comuni francesi della canzone Francia). My piace.
Dopo un periodo di astinenza mi sono nuovamente approcciato a Paolo Benvegnù, tra i migliori reduci dei 90s alternative italiani. “Hermann” è un cantico appassionato sull’amore e sull’uomo, quasi in bilico tra filosofia e poesia. E’ un lavoro più corale rispetto agli altri, la band più che mai partecipa alla fase compositiva, ad esempio mi sono innamorato dell’ultimo pezzo “L’invasore”, scritto e cantato dal batterista Andrea Franchi. Benvegnù, come sempre, sofferenza ma di qualità.
Ai più non sarà sfuggito che si trattava di materiale anche antecedente al 2012. Ai meno, meno. Ma il mio metabolismo musicale è un po’ lento. In fondo l’importante di un disco non è quando esce, ma quando entra. (uuuuuu frasone!)
“l’importante di un disco non è quando esce, ma quando entra”
ottima
ps: una volta con i cantautori eri più cattivo però
hai ragione, sto diventando un po’ democristiano, cercherò di raddrizzare la linea. è che quelli che mi fanno cagare ormai non li cago neanche più