Negli anni di lutto per la morte del supporto fonografico, il mio pensiero più affettuoso va all’EP. Di tutte le fogge discografiche il più attraente, elegante, fascinoso, snob, sufficiente, ambiguo, meticcio, bastardo, capriccioso, appetitoso, e oh! so indie. Nel lungo rapporto tra singolo e album, l’EP è da sempre il vertice del triangolo amoroso. Un …
