Società & costume

Tre bombe a Torino

tre bombe a torino

La prima bomba mi sentivo un po’ strano. Era un venerdì mattina di due anni fa. Non è esplosa e non è chiaro se l’avrebbe fatto, l’avevano messa davanti ad un’agenzia di viaggi. Ma, accidenti, era proprio vicino a casa mia! In San Donato non succede mai niente, avevo finalmente qualcosa da raccontare.

(Oh sai, una bomba vicino a casa mia! Figo, almeno è esplosa? Beh… quasi. Ah, vabbè…)

La seconda bomba mi sono un po’ preoccupato. L’avevano lasciata davanti ad una cartoleria poco distante, dove un paio di volte ero andato a comprare qualcosa. (Ma qualcosa cosa? Ma cosa importa, non me lo ricordo… qualcosa!). E’ successo solo una settimana dopo, sempre di venerdì. Cosa stava succedendo? Perchè tutte quelle bombe vicino casa mia, chi era il bombarolo? Oltre allo sconforto, confesso, sentivo la vaga ebbrezza di un intrigo misterioso, di una Torino noir, di una vita pericolosa e altri luoghi comuni. Non c’è due senza tre, pensavo, venerdì prossimo arriverà la terza e il caso delle bombe vicino casa mia salirà agli onori della cronaca. Quasi quasi, pensavo, sarebbe perfetto la mettessero proprio qui davanti al portone (possibilmente senza farla esplodere, come la volta prima) e magari mentre esco di casa mi intervistano e Corvina può finalmente leggermi sul giornale.

(Magari ti dico magari, salta fuori che… ero stato io!)

La terza bomba però ha tardato due anni ad arrivare: nel giorno sbagliato, nel quartiere sbagliato, nell’ora sbagliata (martedì / San Salvario / sera). Che delusione, avrebbe potuto essere un racconto invidiabile… Invece, tutto qua.

Paolo Plinio Albera

Muovo i primi passi falsi nella musica scrivendo canzoni.
Trovo quindi la mia strada sbagliata nella scrittura e nella creatività.
In poco tempo faccio passi indietro da gigante, e oggi ho un blog: il MySpiace.

Potrebbe piacerti...

3 commenti

  1. Forse ti leggerò sul giornale in cui diranno che sei andato in cartoleria a comprare il cancellino! si si, quello per la stilografica Pelikan.

    ci mancavano pure le bombe, neanche te lo sto dire, plinio, “quant’è ddura st’ battaglia” (cit.)

  2. a conti fatti ho più aneddoti io che sono di None, di te che vieni dalla big city. Tipo il vecchio che ha ammazzato la tizia con un colpo di fucile, quell’altro tizio rinchiuso per vent’anni nello scantinato e che ora vedi girare per Via Stazione mattina e sera, e soprattutto la rapina alla posta che se vuoi ti faccio raccontare da mia nonna che lei l’ha vista in diretta.

  3. in my experience, aneddoti = guai

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.