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Tag: Hurray For The Riff Raff

todays festival 2022
Pop Rock

The last big weekend of the summer

di Paolo Plinio Alberaalle5 Settembre 20225 Settembre 20227 commenti su The last big weekend of the summer

Parafrasando la canzone degli Arab Strap che racconta the first big weekend of the summer, viene fuori ciò che è stato Todays Festival, anche nel 2022: the last big weekend of the summer. Mentre Aidan Moffat sul palco di Spazio 211 borbottava il lunghissimo testo scritto su un foglio spiegazzato preso dal taschino sudaticcio che …

  • GLI U2 RIFANNO I LORO PEZZI in maniera sensibile, intima, profonda, e visto che abbiamo già capito come saranno un po’ tutti, ho pensato, perché non ottimizzare? Prendo 2 pezzi e ne faccio 1 solo 😽
#u2 #mashup #coversong
  • 4 COPERTINE COL FISH-EYE 📸 
Grazie al superospite @music_coffee_shop per questa nuova creazione per #quartinedischi !
Il fish-eye è un obiettivo fotografico che abbraccia un angolo di campo di 180°, proprio come un pesce, la cui vista ha un’apertura semisferica. L’effetto dell’immagine è distorto e surreale: l’arte psichedelica accoglie subito a braccia aperte questo espediente fotografico, e negli anni Sessanta il fish-eye inizia la sua storia nelle copertine dei dischi rock. Una delle prime copertine è quella di Are You Experienced? di Jimi Hendrix (1967), con la foto della band scattata da Bruce Fleming; altre famose del periodo sono quelle di Mr. Tambourine Man dei Byrds e Big Hits (high tide and green grass) dei Rolling Stones. Il fish-eye torna in voga negli anni Novanta come strumento per realizzare videoclip d’impatto “in-da-face”, tra cui Garden Of Eden dei Guns N’Roses, Monkey Wrench dei Foo Fighters, diversi di Busta Rhymes. I Pearl Jam di Vs. (1993), che non fanno videoclip, usano il fish-eye per la copertina dell’album, con la pecora fotografata da Jeff Ament. Con effetti a metà tra lo specchio parabolico stradale - ancora nei Pearl Jam con Rearviewmirror (2003) - e la sfera di cristallo - foto di Lawrence Watson per Don’t Believe The Truth degli Oasis (2005) - l’uso del fish-eye per le copertine dei dischi continua fino ai giorni nostri. La più “virale” di questi anni è quella di Fine Line di Harry Styles (2019) con la foto di Tim Walker.
@jimihendrix Are you experienced?
@pearljam Vs.
@oasis Don’t believe the truth
@harrystyles Fine line
#fisheye #albumcoverart #jimihendrix #pearljam #oasis #harrystyles
  • I LATI B DEGLI OASIS mi hanno regalato emozioni che nessun’altra band mai. Se sparissero tutti i lati A della storia della musica e rimanessero solo i lati B, gli Oasis sarebbero la band più pazzesca che io abbia mai sentito. «Gli Oasis erano una band costruita sull’aura dei lati B» ha detto una volta Noel Gallagher. Se chiedi a un fan mad-fer-it qual è la sua canzone preferita in assoluto dei fratellini di Manchester, probabilmente ti risponderà nominando un lato B. 
Nel 1998 gli Oasis pubblicano The Masterplan, praticamente il “best of” dei loro lati B, per il motivo che fuori dalla Gran Bretagna era difficile reperire queste canzoni. Per esempio io per sentire Talk Tonight dovevo mettere su la videocassetta in cui avevo registrato il set acustico di Noel Gallagher a “Sonic” su MTV con Enrico Silvestrin. Che sbattimento, no? E così anche per gli altri pezzi: It’s Good To Be Free, Headshrinker, Stay Young, se mi andava bene le trovavo grazie a passaggi di fortuna, qualcuno che mi registrava qualche spezzone live che a sua volta proveniva da una registrazione di chissà chi. Con la raccolta The Masterplan finalmente anche noi sfigati europei potevamo godere dei fratelli Gallagher che cantano insieme in Acquiesce, “because we need each other”, come se non si sarebbero sciolti mai! 
Si apriva così un’antologia che era simile più a un vassoio di pasticcini freschi e golosissimi, la suite The Masterplan era il bignè con la sua panna orchestrale, la cover I Am The Walrus era la meringa con i suoi friabili distorti, la ballata Going Nowhere era il babà con la sua glassa di fiati, la ballabile Underneath the Sky era il cannolo con la sua sfoglia di flanger… e così via, l’una tira l’altra, finché non le sbranavi tutte, e sulla tovaglia rimanevano solo le cartine appallottolate dei pirottini. Ancora oggi sia Liam che Noel suonano dal vivo alcune di queste canzoni: Fade Away, Listen Up, Half The World Away, per la gioia dei nostri succhi gastrici. A modo suo, The Masterplan è stato l’ultimo grande disco degli Oasis. Gli anni 90, che abbuffate. 
#oasis #themasterplan #liamgallagher #noelgallagher #britpop
  • LA MIA MUSICA POP, A 10 ANNI, ERA QUESTA. La voce di Cristina D’Avena, i testi di Alessandra Valeri Manera, le musiche del Maestro Ninni Carucci. E la mia canzone preferita, forse, era questa qui. La vostra? Parliamone!
#siglecartonianimati #cristinadavena #occhidigatto #anni80 #anni90
  • 4 ALBUM CON ABBRACCIO 🤗 
Benvenuto @italianmusicpills nella fissa delle #quartinedischi , ti attendono quartine sempre più difficili, del tipo “arrivo fino a 3 ma mi manca il quarto…”
@amodente L’amore non è bello
@bellesglasgow Tigermilk
@giardinidimiro Rise and fall of academic drifting
@nicolocarnesi Gli eroi non escono il sabato 
#amodente #belleandsebastian #giardinidimirò #nicolocarnesi #dischi #cd
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