Ovvero, quante volte è mediamente necessario ascoltare un album per poter formulare un giudizio, per sapere di “saperlo”, insomma per poter sentire che ha lasciato dentro di te un’impronta definita, durevole e indelebile, in questa epoca della musica facile, liquida, ibrida, stupida, veloce, gratis, in cui ascoltiamo tante cose poche volte, piuttosto che poche cose …
