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Varie su smartphone e Pearl Jam

no smartphone

Il tuo cellulare è uno smartphone, letteralmente telefono furbo, ci puoi ascoltare anche la musica gratis dove e quando vuoi. All’epoca del grunge non c’erano gli smartphone, la musica si ascoltava a casa coi cd che costavano dei soldi, ma chissà perché ho la sensazione che si fosse comunque tutti più furbi una volta.

Col tuo telefono furbo se vuoi vedi perfino la tv, per esempio prima del concerto c’era la partita della nazionale, però eri in macchina che guidavi, e allora niente. Comunque la partita è stata persa clamorosamente, contro il Costa Rica poi… un’onta incancellabile, cancellata dal primo secondo della prima nota del cantante. Proprio lui, Eddie Vedder: era uno dei belli del grunge, ora un po’ appesantito, ma dopo qualche pezzo è tornato bello, per quanto possibile.

Il tuo cellulare non ti serve a trovare gli amici che ti avevano detto che erano lì e che eri sicuro di incontrare (chissà come) tra decine di migliaia di persone. Se vuoi chiamare, con tutta questa gente il tuo cellulare è senza rete. Come la nazionale. E così hai incontrato chi mai ti saresti aspettato, hai scambiato due parole con sconosciuti perfetti.

Il tuo cellulare ora che torni dal concerto non ti serve molto più che a leggere l’ora, è tardi, ti rimane un ricordo splendente, fragoroso, canticchi motivi che ti sono rimasti in testa o che sentivi canticchiare dai fedeli mentre uscivano dal tempio, fra un cimitero di plastiche vuote. Ce ne mette di tempo la gente a spiovere: te li ritrovi ad intasare l’entrata in autostrada, poi in coda per il caffè al primo autogrill, poi quando te ne sei liberato ti arrivano tutti insieme i messaggi e le notifiche di chiamate degli amici di cui sopra.

Il tuo cellulare è buono solo per illuminarlo durante le ballate, una volta si usava l’accendino ma durava poco perché ti scottavi il dito. È buono solo per fare foto al palco brutte inutili buie lontane incomprensibili insignificanti che riempiono la memoria del cellulare e non la tua. È buono solo per fare video confusi e gracchianti, di solito durante il primo pezzo, non si capisce perché visto che quelli più tosti sono sempre alla fine, ma forse volevi toglierti subito questo pensiero del video col cellulare che chiamerei telefonino per non ripetermi sempre.

Il telefonino, anzi preferisco cellulare che fa più prigione, a Milano al concerto dei Pearl Jam non mi è servito a niente e l’ho dimenticato da qualche parte, forse in macchina. Proverei a fargli uno squillo però mi servirebbe, appunto, il cellulare.

Paolo Plinio Albera

Muovo i primi passi falsi nella musica scrivendo canzoni.
Trovo quindi la mia strada sbagliata nella scrittura e nella creatività.
In poco tempo faccio passi indietro da gigante, e oggi ho un blog: il MySpiace.

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1 commento

  1. […] sa che Gianna Nannini non ama i cellulari ai concerti che fanno foto e video. Completamente d’accordo. Comunque il pubblico fa un po’ come gli pare, con iPhone spesso e volentieri un po’ […]

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