(Saltiamo le sacrosante considerazioni sull’importanza enorme fondamentale universale imprescindibile seminale avanguardistica avveniristica che Kid A e Amnesiac hanno avuto nella storia. Intendo la storia delle recensioni ovviamente*,)
È uscito Kid A Mnesia, una riedizione dei famosi due dischi “gemelli” dei Radiohead del 2000 e 2001, con un terzo disco di contenuti extra e materiale inedito. Non farò tanti giri di parole: l’ho ascoltato tutto con discreto piacere. Non so se ascolterò mai il disco coi contenuti extra una seconda volta. Nessuno ascolterebbe mai il disco coi contenuti extra una seconda volta. Non abbiamo più tempo per gli album, figuriamoci per i contenuti extra.
Quello che volevo semplicemente dire è che il mio personale Kid-A-Mnesia l’ho sempre avuto, da vent’anni, e ha sempre assolto alla grande il compito di disco corollario a due cotante pubblicazioni.
I might be wrong (2001) rimane per me l’unico e possibile “contenuto extra” di Kid A e Amnesiac. Un cd dal vivo con soltanto otto pezzi, quaranta minuti di durata. Una ristretta collezione di “live recordings” che si concentra solo sulle creazioni di quei due album (2000 e 2001) ignorando del tutto il repertorio anni novanta. Nessun ingombrante pezzo storico, nessun riempitivo. Essenziale e non necessario, I might be wrong è l’album dal vivo che ogni album in studio vorrebbe al suo seguito.
Se vai cercando la stupefacente metamorfosi di una canzone che nell’album era bruco, ma che dal vivo diventa farfalla, e ti fa rizzare la pelle d’oca come le prime volte che ti emozionavi ascoltando musica (e ora non ti capita più), allora quella è l’agnizione al piano di Like spinning plates.
Se cerchi il nuovo inno intimo che la band ti ha dispettosamente nascosto, l’inedito che scala immediatamente le tue classifiche di canzoni preferite del gruppo, che hai il disperato bisogno di provare subito alla chitarra, o di dedicare alla donna che hai perso o a quella che non avrai mai, allora è qui dentro: True love waits.
Se nonostante tutto rimani ancora asserragliato nei negozi di chitarre, sui bordoni dell’ultima corda, tra le muffe delle sale prova, insomma se non vuoi uscire dal rock e hai ancora cinque minuti alla scadenza delle due ore, allora scegli un riff tra The national anthem e I might be wrong.
Se invece hai già buttato i plettri consumati che tenevi nel portafoglio e adesso trovi l’algido ordine e lo splendido isolamento britannico nell’elettronica, allora forse hai preso lo statement “Ok Computer” troppo alla lettera, comunque per te c’è Idioteque e Everything in its right place.
Dollars and cents è l’invitata che nessuno si aspettava, e con cui vorrei fare bella figura. E in quanto alla “canzone gemella”, The morning bell, ne avevo già scritto qui.
Non voglio certo fare il saputello con i Radiohead, ma per me nel terzo disco, quello dei contenuti extra, potevano mettere tutto I might be wrong. Mi sono sorpreso, riascoltandolo oggi fino alla fine, a sentire la mia bocca pronunciare all’unisono con Thom Yorke il commiato nell’ultima traccia: thank you everybody – goodnight. Uno di quei dettagli che ti danno l’idea di quanto l’hai ascoltato negli anni, senza rendertene conto. Potrei sbagliarmi, ma ho ancora tempo per gli album, e persino per i contenuti extra.
* Io faccio lo spiritoso, ma a parte gli scherzi sull’argomento c’è un bell’approfondimento di Giovanni Coppola su Vice.
Di solito propongo di seguire il MySpiace su Instagram, ma se non hai paura di niente potresti seguire i Radiohead su TikTok.
Ma pensa te, l’ho visto oggi al negozio ma pensavo fosse un’edizione speciale di Kid A che essendo un disco vecchio non poteva costare quei 22 euri. Sono i miei preferiti, OK Computer lo poteva fare chiunque (beh, più o meno…). Comunque i contenuti “speciali” c’è chi li mette direttamente in copertina, come Lorde con Solar Power.
Qui a Elodie non le avrebbero permesso di fare una copertina così . In Oceania sono più gioiosi ☀️
Ma la versione europea è uguale.
Meno male 🧡
Non comprare il cd perché non è un cd
https://www.trovacd.it/bb.asp?cc=602438176496&w=8
Sai che è interessante quello che scrivi, mi hai dato lo stimolo di riascoltare il cd in questione.
Mi fai molto contento!
Ti dirò, è da tempo che non lo ascolto.