Piazza Santa Rita
Tre gelaterie si dividono la clientela del sabato sera, sparpagliata dal vento.
Corso Orbassano
Corso Orbassano punta dritto dritto verso il Monviso, montagna perfettamente triangolare come nei disegni dei bambini. Ma prima ci sono pizzerie, tabaccai, molte macchine in divieto. Poi Piazza Santa Rita e le sue gelaterie. Poi slarghi di periferia dall’attraversamento pedonale sempre più tortuoso. Poi benzinai e motel a ore. Poi Beinasco e i centri commerciali. Poi c’è la città di Orbassano che dà il nome al Corso, che cavallerescamente ricambia ribattezzandosi Strada Torino. Poi chilometri di strada statale che auto pendolari percorrono tutti i giorni. Poi la serena Pinerolo e il suo Duomo con gli occhiali di cui parlerò un’altra volta. Poi un filotto di paesi che iniziano con la B (Bricherasio, Bibiana, Bagnolo, Barge…). Entriamo nella Granda cuneese e iniziano i monti e l’aria pura, la radio non prende e probabilmente piove. Eccoci al Pian della Regina, prevedibilmente un po’ più piccolo e un po’ più basso del Pian del Re. E siamo finalmente ai piedi del Monviso. È stata lunga, quanta strada da Corso Orbassano. Quanta voglia di salire sulla montagna perfetta. Ma bisogna essere alpinisti veri, non astronauti da Googlemaps come me.
Corso Monte Cucco
Corso Monte Cucco è la continuazione di Corso Monte Grappa. Fra me e me lo chiamo Corso Monte Ciucco, che è la conseguenza di Corso Monte Grappa. E rido, rido, rido fra me e me. Non l’ho mai detta a nessuno, me la sono tenuta dentro per anni e mi fa ancora ridere come la prima volta.
Via Bologna
Attenzione vernice fresca: hanno appena rifatto le righe gialle della corsia dei pullman. Ci passo sopra con la bici fino alla fine della via, ma il tentativo di far diventare gialle anche le mie ruote è vano. Per alcuni Via Bologna è dove c’è il Centro per l’Impiego. Per altri è dove c’è il Bunker per fare party potenti tutta la notte. Per altri ancora è dove c’era la sede dell’organizzazione delle Olimpiadi. Dimmi il tuo riferimento in Via Bologna e ti dirò chi sei.
Piazza Marmolada
Qualcuno nelle stanze dei bottoni deve aver letto il mio articolo di lamentazioni, perché subito è stata attivata la stazione ToBike della mia zona. Bene: ora anche il Polo Nord è raggiungibile con le bici del sindaco.
Allego foto dei giardinetti di zona risalente al 25 novembre 2015, quando il Polo Nord non aveva ancora una stazione ToBike, ma solo alcune piattaforme di atterraggio alieno.