Devo essere sincero: quella che segue è una bozza trascurabile che ho deciso di pubblicare solo per l’ansia del tempo che passa. Ogni tanto mi appunto sul cellulare delle idee che mi vengono sul pullman – non prendo mai il pullman, ma tutti quelli che dicono così fanno successo – e poi aspetto troppo tempo e ci ritorno su troppo tardi non le pubblico più. Stavolta invece mi faccio fretta per rosicchiare gli ultimi resti di un trend che si sta rapidamente esaurendo. Riguarda il cosiddetto ITPOP, che ormai è morto.
L’ITPOP è morto con Love dei TheGiornalisti. L’avevo già previsto in una recensione alla cieca, in cui ho cannato molte previsioni sull’album in sé, ma questa l’ho azzeccata in pieno. Con questo album, anche i più accaniti fan del genere si sono un po’ annoiati. Inoltre pochi giorni dopo l’ultima fatica dei TheGiornalisti (fatica ad ascoltarli, più che altro), la pagina/gruppo Facebook che di fatto ha “definito” l’ITPOP l’ha subito scaricato per lanciare un nuovo genere – l’indie 2, che però non so cosa significhi.
Classificare è bello e divertente, ma è difficile tracciare i confini di queste definizioni. Provo a dare una mia definizione parlante di quella che è stata l’onda musicale degli ultimi 5 anni di pop in Italia: nuovo indie carino. Il nuovo indie carino mi serve anche per non dire più la parola ITPOP, che ormai mi sa di vecchio. Metti che uno cerca ITPOP su Google e trova questo articolo, questo blog, che imbarazzo. Tutta questa lunga introduzione per contestualizzare un genere cui viene indicato come capostipite uno che invece non muore mai: Antonello Venditti.
È stato detto spesso: l’ITP… nuovo indie carino si ispira a tanti cantautori italiani, ma sono due quelli che vengono sempre citati: Battisti e Venditti. Per quanto riguarda Battisti avevo già tirato in ballo l’Oroscopo di Calcutta. Per quanto riguarda Venditti, anche su questo sono d’accordo, ma a cosa ci riferiamo in particolare? Qui ho provato a elencare qualche elemento che unisce il nuovo indie carino a Venditti.
Tommaso Paradiso vs Manuel Agnelli
La musica italiana finto “indie” che gira adesso è praticamente il peggior Venditti. Anzi, è il peggior Venditti fatto male perché lo fa gente che non sa cantare e non sa suonare.
Lo ha detto Manuel Agnelli in un’intervista a Linkiesta. Sentendosi chiamato in causa, al Wired Next Fest Tommaso Paradiso dei TheGiornalisti ha risposto:
Il peggio del peggior Venditti è comunque meglio del miglior Agnelli.
È un dissing di un certo valore simbolico: ci possiamo vedere due generazioni a confronto, oppure il popolo vs l’élite, ma soprattutto c’è il nodo cruciale di Venditti, cantante da molti denigrato, da molti amato. Io sono in questo secondo gruppo, ed è una posizione scomoda e ambigua, visto che tifo per le élite ma sono attratto dalla musica del popolo.
Tubature di Giorgio Poi
La canzone famosa di Giorgio Poi, Tubature, è uguale a Ricordati di me: confronta gli attacchi delle canzoni e dimmi se non ho ragione.
Lo so, ho ragione. Amo avere ragione. E la cosa più bella di aver ragione non è aver ragione, ma è quando lo capiscono gli altri. Capito?
Frosinone di Calcutta
Non so se hai presente il video di Grazie Roma, dove c’è Venditti che suona e canta su un pianoforte mobile con cui attraversa l’interno del Colosseo.
Cosa ci ricorda tutto questo? Il famoso video di Calcutta, che canta Frosinone con una pianola che va in giro per le strade di Latina.
Roma capitale vs. provincia laziale. Scudetto della Roma vs. promozione del Frosinone. Confronto suggestivo, ma soprattutto buono per introdurre il prossimo tema.
Il calcio, la Roma
A proposito di Grazie Roma, che ci fai piangere e abbracciarci ancora, si apre il grande filone sul calcio. Visto che la città di riferimento del nuovo indie carino è Roma, la squadra di riferimento è la Roma (la Lazio no, non è ancora stata sdoganata fra le squadre canzonabili).
E allora abbiamo il gruppo La coscienza di Zeman, nome ispirato alla canzone di Venditti composta quando la Roma era allenata dal tecnico boemo. E abbiamo anche Tottigol di Galeffi, un cantautore del nuovo indie carino che si occupa molto di calcio (album Scudetto… copertina col pallone da calcio… ecc). Comunque sarà impossibile per chiunque sostituire Venditti come cantante ufficiale della A.S. Roma.
Il Venditti d’amore rimane irraggiungibile
Il Venditti d’amore fino ai primi anni ‘90, secondo me, è irraggiungibile. Sei un sentimentale? Puoi soffrire d’amore quanto vuoi, puoi scrivere una canzone in cui apri il tuo cuore e racconti storie struggenti di amori finiti, o che non finiscono fanno dei giri immensi e poi ritornano, ma Venditti l’ha cantato prima di te e meglio di te.
Venditti ha appoggiato sul pianoforte parole che rimarranno nei canzonieri, anche quando i canzonieri non ci saranno più. Il nuovo indie carino, che sta diventando vecchio indie carino, diventerà pietra miliare sicuramente per qualcos’altro, magari per la geografia, ma non per l’amore.
La bozza finisce qui. Metterò le altre? Non so. Che poi sembra che sono fissato col nuovo indie carino. Metti che uno fa un algoritmo, o un’app – oggi c’è un algoritmo o un’app per qualunque cosa – che indovina i tuoi gusti musicali a seconda di cosa scrivi. Prendono tutti gli articoli del MySpiace, li passano nell’algoritmo, calcolano che mi piace l’indie carino visto che nomino spesso quei cantanti lì, allora su Spotify e YouTube mi fanno sentire quelle canzoni lì, mentre dovrebbero mettermi quelle di Venditti, se proprio.
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A ogni cantante ITPOP corrisponde un gruppo Britpop.
Lo confesso: mi vergogno di ammettere a viso aperto che mi piacciono le canzoni di Antonello… E questa mia vergogna pubblica è cagione di intima vergogna. Sarei pronto a negare la mia predilezione fino a tre volte prima che il gallo canti… Ma sono nato anch’io sotto il segno dei pesci: non posso sfuggirgli.
Ti ringrazio per avermi dato l’opportunità di questo piccolo coming out.
Anche per me è uguale. Siamo in tanti, più di quanto pensiamo. Dobbiamo solo avere il coraggio di uscire allo scoperto!