Società & costume

L’unica è il teletrasporto

mezzi pubblici torino

Scusate l’esposizione scomposta, ma apprese le Grandi Inculate nel settore dei mezzi pubblici non posso che indignarmi e covare sentimenti di odio e violenza e cristi e madonne. Ma non voglio dilungarmi in preamboli.

– Rincari nei pullman / metro / GTT. Qui a Torino il biglietto singolo aumenterà da 1 euro a 1,50. La tariffa di 1,50 euro causò già molte polemiche alcuni mesi fa quando venne introdotta a Milano, poco dopo l’elezione di Pisapia a sindaco. Ma a Milano c’è un sistema di metropolitane molto capillare, a Torino invece c’è una sola linea di metropolitana-giocattolo (ancora incompleta), e una babele di altri pullman che funzionano a volte sì a volte no. Visto il rincaro, perchè non dare almeno la possibilità di fare 2 corse sulla metro invece che una sola? La GTT ha preferito allungare la durata di validità dei biglietti da 70 minuti a 90 minuti, il che è una bella presa per il qlo: quando si fa una corsa in pullman di solito non ci si impiega più di mezz’ora. Inoltre avremo la possibilità di sbizzarrirci con svariate tipologie di biglietti, tutte ridicole (da 120 minuti, da 2 o 3 giorni ecc), che servono solo a confondere le idee. Città come Genova e Milano hanno lanciato l’idea del ticket crossing (mettere a disposizione biglietti del pullman usati parzialmente per abbassare gli introiti sulle vendite dei biglietti) ma mi sembra un’iniziativa dal fiato corto. Completa la panoramica l’aumento dei parcheggi sulle strisce blu, in una città in cui il centro e le zone limitrofe sono interamente a pagamento, mentre la legge prevede la presenza obbligatoria di alcune aree gratuite all’interno delle zone blu.

– Rincari nei treni / tratte annullate. Il nuovo orario ferroviario ha eliminato la maggior parte delle tratte notturne che collegano il sud con il nord. Si tratta di treni sia con cuccette che con posti a sedere, economici, sempre pieni, tanto che è impossibile trovare biglietti negli ultimi 2/3 giorni. Ora che sono stati eliminati, è impossibile da qui raggiungere la Puglia con meno di 80/100 euro, mentre prima era possibile con 50/60 euro, con tempi identici. Se un minimo viaggiate in treno, sapete che i Frecciarossa sono pieni così così, anche perchè costano più degli aerei. Ferrovie dello Stato è riuscita in pochi giorni a dividere l’Italia in due come non era riuscita a fare la Lega Nord in un ventennio. Senza parlare delle centinaia di ferrovieri licenziati. In questo disastro, il governo non trova di meglio che insistere sull’opera della TAV, ora che è scientificamente dimostrato che è inutile perchè il traffico merci su rotaia è in costante diminuzione e perchè costerà miliardi che non saranno mai recuperati. Ma a quanto pare i ministri della Bocconi sono preparati tanto quelli dei bocchini, ossia del precedente governo che fa appunto rima con Bocconi.

– Rincari nella benzina. E vabè, ben sapete che tipo di businness c’è dietro alle lobby petrolifere, in questo caso sta solo al cittadino razionalizzare più possibile il consumo e l’uso dell’automobile, non solo per questioni economiche o ecologiche. Io ad esempio ho l’auto a metano, viaggio più possibile in bicicletta e di sera uso spesso i mezzi o le mie stesse scarpe che il loro sporco lavoro lo fanno sempre. Fa comunque molto ridere l’articolo che di tanto in tanto viene riesumato che dice come potremmo abbassare i prezzi della benzina, ad esempio non rifornendoci dai benzinai Esso, in modo che la Esso sarà costretta ad abbassare i prezzi, e una volta che saranno abbassati andremo a rifornirci dalla Esso e non dalle altre compagnie in modo che anche loro saranno costrette ad abbassare ecc ecc… E allora se volessimo abbassare i prezzi delle sigarette dovremmo non comprare più Camel finchè non saranno abbassate anche loro, per poi comprare solo quelle ecc ecc…? Si tratta di fantaeconomia che può funzionare a Paperopoli ma non nel mondo vero. Nel mondo vero dopato dalle banche e dalla finanza e dai soldi immaginari dobbiamo imparare a consumare meno e meglio, e la Decrescita non è una parolaccia, non è un babau che fa salire gli spread, ma è un concetto a cui dobbiamo tendere o a cui dobbiamo abituarci perchè volenti o nolenti è il nostro destino.

Sono incazzato, sì, ma anche preoccupato. Ora che sono al computer a scrivere di crisi mi sembra di essere Maccio Capatonda nella prima parte di questo video

“ma a me che cazzo me ne frega a me, c’ho il diesel”

Paolo Plinio Albera

Muovo i primi passi falsi nella musica scrivendo canzoni.
Trovo quindi la mia strada sbagliata nella scrittura e nella creatività.
In poco tempo faccio passi indietro da gigante, e oggi ho un blog: il MySpiace.

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3 commenti

  1. Blau dice:

    Si, io sono per l’opinione di creare una tassa di scopo … Io sono disposto a pagare 100 euro l’anno in più di contributi comunali ma poi ad avere i mezzi pubblici gratis …

    1. paoloplinio dice:

      gli aumenti gtt sono stati approvati oggi.

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