Società & costume

Della chiusura di Splinder e Myspace

Cominciamo subito con Myspace: sono contento che chiuda, non so come abbia potuto avere successo un social network talmente pesante, faticoso, legnoso e superficiale. Ultimamente era diventato nulla più che un veicolo di spam di inutili bands emergenti. E’ stato però decisivo perchè ha iniziato ad abituarci ai meccanismi web di amicizia e condivisione di foto (e quasi niente contenuti), elementi che hanno poi fatto la fortuna di facebook e che ora sembrano normalissimi ma se ci pensiamo bene sono concetti rivoltanti. Il boom è stato travolgente, la decadenza altrettanto veloce; ai tempi d’oro poteva avere una certa utilità a fini di baccaglio e di ascolto di gruppi musicali, ora rimangono pagine tristi piene di spam, inviti ad eventi, flyer e solite frasi “grazie x la req”, “grazie x l’add”. Il nome di questo blog chiaramente ironizza su Myspace, ma anche sul “mi piace” di Facebook, che è un altro concetto orripilante di cui non ci libereremo mai, e a cui io per primo ammetto di essere assuefatto.

E’ con gran dolore invece che apprendo della chiusura di Splinder, piattaforma che fino a qualche anno fa hostava gran parte dei blog italiani. Non è un social network ma qualche elemento social lo aveva: io col nebbiablog sono stato un blogger della seconda ora, ma già impazzavano comunità di blogger conosciutisi on line. Splinder permetteva a chiunque, anche se ignorante informatico come me, di avere un sito suo per condividere contenuti; questa democrazia privilegiava più la quantità che la qualità, capitava spesso di imbattersi in blog di paranoie tardo adolescenziali, ma si potevano trovare anche vere e proprie perle da seguire quotidianamente. Tutto questo iniziava quasi una decina d’anni fa, ma col tempo Splinder è stato assassinato proprio da quel Myspace per cui serbo tanto rancore. Leggevo spesso Sarà interessante questo blog?, Il giovane Kondi, Malvida, Sa oghe de Psusu, Corvina (che purtroppo però ha cestinato il suo blog precedente), Pongodave, L’uomosobriochenonsaròmai, Stellascura, Dagroove e molti altri. Purtroppo la maggior parte di questi sono fermi, lasciati andare, come quei prati su cui da bambini giocavamo a pallone e adesso cresce l’erba alta. La stagione d’oro è finita. Andate a darci ancora un’occhiata, fategli vivere ancora un giorno da leone prima del black out. Io proseguo qui su WordPress ma mi considero un esule.

Paolo Plinio Albera

Muovo i primi passi falsi nella musica scrivendo canzoni.
Trovo quindi la mia strada sbagliata nella scrittura e nella creatività.
In poco tempo faccio passi indietro da gigante, e oggi ho un blog: il MySpiace.

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2 commenti

  1. Bè è stata una bella avventura quella mia in splinder ma non so quanto centri myspace….
    credo più che altro Facebook abbia in un certo senso assassinato splinder…
    ma posso dire che fino al 2009 splinder teneva, il problema sono le persone che sono emigrate su Facebook dimenticandosi di Splinder, proprio perchè utilizzavano Splinder come un social network per scriverci banalità.
    E poi Splinder non si è evoluto e WordPress e Blogspot hanno preso a volare…..
    Buona serata e buona avventura su WordPress!
    Ps
    credo che anch’io aprirò un blog musicale su WordPress…..

    1. paoloplinio dice:

      si, anche facebook ha assassinato splinder, è vero che un po’ si usava splinder come un social… forse facebook ha accelerato la selezione naturale tra chi aveva qualcosa da dire e chi no. purtroppo ne ha fatto le spese la piattaforma che era riuscita a creare una sorta di comunità. c’è amarezza e calde lagrime

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