Libri Pop corn

W per Wu Ming

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Potrei fare un po’ di confusione, potrei mettere in fila queste tre maschere e mischiare in un unico paragrafo la Rivoluzione, la Ribellione, la V per Vendetta, la ‘ per ‘ivoluzione, il Fluido magnetico, la Forza, il mesmerismo, l’Ammazzaincredibili, il Terrore, le “rivelazioni finali” quasi cinematografiche… Star Wars e V per Vendetta sono un paio di suggestioni neanche tanto lontane dalla realtà per aggirare una scolastica descrizione di “L’Armata dei Sonnambuli” dei Wu Ming, uno dei romanzi che più mi hanno incollato alle pagine negli ultimi tempi.

(Ammetto che “mesmerizzare” è una parola che avevo imparato prima in inglese che in italiano, quando era uscito “Mesmerize” dei System of a Down – un po’ di musica robusta ogni tanto è sana e necessaria)

Terapie sperimentali di ipnosi incrociano le loro storie con la Storia che la Rivoluzione Francese sta riscrivendo. La Parigi di fine 700 è scossa da inquietanti ronde di sonnambuli in trance. “W la Trance!” aveva letto profeticamente sui muri della città uno dei protagonisti…

E poi i capovolgimenti degli anni di Robespierre, le donne della Rivoluzione, le parlate dei borghi, le agitazioni popolari, la fame, la ghigliottina che affetta le teste di deputati e realisti, e un giustiziere/pagliaccio che agisce in nome del popolo. Nello stesso teatro differenti intrecci partono da molto lontano per attrarsi gradualmente e sciogliersi nella scena finale.

Potrebbe essere uno di quegli scenari di cui si direbbe “quanto è attuale… rapportato ad oggi… non è cambiato niente… etc”. Certo di sonnambuli sono piene le strade, gli uffici, le piazze e i condomini, con tutte le occasioni di magnetizzazione collettiva che abbiamo, dalla “classica” tv al web, i culti religiosi e politici, fino a ciò che compriamo o mangiamo. Le rivoluzioni, in qualche modo, purtroppo, arrivano anche dai sonnambuli.

Ma in realtà ho letto questo libro in quanto storia incredibile, praticamente credibile, eccitante, perché questo è, prima di tutto. W Scaramouche!

Paolo Plinio Albera

Muovo i primi passi falsi nella musica scrivendo canzoni.
Trovo quindi la mia strada sbagliata nella scrittura e nella creatività.
In poco tempo faccio passi indietro da gigante, e oggi ho un blog: il MySpiace.

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